Protocollo di intesa per l'istituzione della rete di riserve “Valle del Chiese”.
Protocollo di intesa per l'istituzione della rete di riserve “Valle del Chiese”
Data di inizio pubblicazione 29/12/2015
L'approvazione del protocollo di intesa per l'istituzione della rete di riserve “Valle del Chiese” è stata adottato da parte del Consiglio comunale nella seduta del 29.12.2015.
La Valle del Chiese è caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua, ambiti fluviali, pascoli e ambienti forestali e montani di grande valenza naturalistica e paesaggistica. La valle è inoltre qualificata per la presenza sul suo territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, nonché da numerosi siti della Rete Natura 2000, Riserve Naturali Provinciali e Riserve locali.
Nell'ambito del Progetto Europeo Life+ T.E.N. la bassa Valle del Chiese è stata oggetto di uno studio condotto dalla Provincia, denominato “inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell'Ambito Territoriale Omogeneo Valle del Chiese” finalizzato alla ricognizione dei valori ambientali e naturalistici della valle e all'individuazione delle relative azioni di tutela attiva volte alla conservazione e valorizzazione di tale patrimonio. Nell'ambito del lavoro di “inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività” amministratori e portatori di interesse della bassa Valle del
Chiese sono stati coinvolti in un processo partecipativo con svoltosi fra i mesi di settembre e dicembre 2015. Una fase di condivisione cui hanno preso
parte oltre 100 persone, che hanno partecipato in modo costruttivo e collaborativo ai diversi appuntamenti del percorso partecipativo portando
numerose proposte. I partecipanti erano espressione in particolar modo del mondo associazionistico legato alla conoscenza del territorio e alla
valorizzazione ambientale: sezioni locali della SAT, associazione cacciatori, associazione pescatori, associazione dei castanicoltori del Chiese, sezione
locale di Slow Food, associazione Culturnova, associazione allevatori, Comitato Storo Bene Comune, rappresentanti delle A.S.U.C., liberi cittadini,
imprenditori agricoli, rappresentanti dei Consorzi di Miglioramento Fondiario, rappresentanti del Corpo Forestale nonché naturalmente amministratori dei
Comuni e degli Enti ricadenti nel territorio interessato. Lo studio e il relativo processo partecipativo hanno evidenziato una diffusa sensibilità
popolare per i valori naturali e paesaggistici della valle e una forte volontà di collaborazione allo sviluppo di iniziative di valorizzazione ambientale ai
sensi delle più recenti politiche UE. Un processo intensamente partecipato e condiviso che si intende ora integrare nel percorso di costituzione della Rete
di Riserve, nella convinzione che la valorizzazione del contesto territoriale della Valle del Chiese e del suo patrimonio naturale possa rappresentare una
occasione di sviluppo e di lavoro per le nuove generazioni.
La valorizzazione delle peculiarità dell'ambito del Chiese, con particolare riferimento ai suoi elementi naturali e paesaggistici, incluse le aree protette, può essere funzionale al miglioramento dell’attrattività del territorio, con particolare riferimento all’offerta turistica e nello specifico ad un segmento di utenza
sempre più attento agli aspetti di rilevanza ambientale e di bellezza paesaggistica. Obiettivo coerente con la strategia TURNAT per lo sviluppo del
turismo nelle aree protette del Trentino, recentemente definita dalla Provincia autonoma di Trento, la quale individua le eccellenze territoriali dove
promuovere e adottare nuovi modelli di sviluppo turistico sostenibili e compatibili con l’ambiente.
Le amministrazioni locali intendono quindi avviare un percorso condiviso ed unitario verso la realizzazione della Rete delle Riserve “Valle del Chiese”.